
Si fa presto a dire estate, mi dicevi. Ma qualche seme muore a primavera.
( ... ) Ne nasce un'originale “Spoon River” densa di immagini e volti che ci collegano al passato, offrono una chiave con cui capire il presente e permettono di cogliere la vita non solo com'è, ma anche come potrebbe o dovrebbe essere. Appare, per esempio, il cimitero americano inghiottito da un mega parcheggio. Lì sono raccolti i resti di “soldati inciampati nel buio”. E c'è ancora il momento vissuto nel tepore d'una soffitta dove si muovono “una bambina vecchia e un padre muto, poeta di listelli e vinavil”. C'è la tendopoli del dopo terremoto in Friuli quando “tra le nubi e negli occhi vicini si cercava una ragione che non c'era”. E c'è la Caporetto delle donne per narrare di Cornelia, “ragazzina col ventre teso in grembo alla sottana”. Vicenda che porta a Irene, ultima figurina a chiusura della raccolta. Irene nata il 20 gennaio “in piazza San Pietro, Roma, Europa. L'anno è il 2016. Il presente. Alla preistoria dell'umanità”. Paesaggi di terra e sentimenti per riflettere, in silenzio, perché qui (disse Camus) “si parla in nome di coloro che non hanno potuto farlo”. E perché i poeti come Antonella scrivono per sentire più che per dimostrare.Paolo Medeossi, "La misura smisurata di Antonella", ClanDestino, 20 settembre 2016
Il ritratto di una terra di confini e di sconfinamenti (...) l'alone del racconto sottratto al tempo, la pulsazione affettiva verso figure sballottate dentro una storia imposta da voleri superiori. Antonella colloca la sua galleria di invisibili in una sorta di grembo personale, dopo averlo sgomberato da quanto di esterno finisce per centrifugare le vite più indifese (...) Fa bene ai sentimenti leggere le pagine di Antonella Sbuelz. Sono attuali e necessarie (...)Paolo Medeossi, "I versi della Sbuelz tra confini e sconfinamenti", Messaggero Veneto ( Cultura e Spettacoli ), sabato 7 maggio 2016
"Il vero duro lavoro è prima della pagina. E' nella percezione del mondo. Nella sua lettura, prima che nella nostra scrittura". Sono riflessioni che trovano felice conferma nei versi di Sbuelz, che nascono dall'esperienza - personale, interiore, ma anche storica, collettiva - poi rielaborata alla luce di una profonda sensibilità umana e artistica . C'è, nel libro dell'autrice friulana, un'attenzione alla propria vicenda intima, ma anche ai drammi e alle tragedie della Storia (...)Roberto Carnero, "Antonella Sbuelz: il migrante come controfigura del padre", in Avvenire ( Agorà - Cultura), martedì 6 dicembre 2016
Della poesia della Sbuelz mi colpisce il risultare antica e nuova, calibrata e estrema, intima e pubblica.Significa che la energia che la abita e muove ha radici che propagano in molta vita, molta osservazione, molto lavoro autentico di sguardo poetico (... ) in questo libro la lettura di una situazione personale si allarga e diviene sguardo alla storia e al suo mistero (...) La Sbuelz è poetessa dal fine ricamo ritmico (...) e dal tono lirico entro una forte passione di raccontatrice.La sua galleria di personaggi, inquadrati nella sapiente cornice delle sezioni e delle citazioni a esergo, ci offre un panorama di uomini e donne abitati dal vicino e dal lontano"Davide Rondoni, Prefazione al volume: "L'imminenza di questa poesia"
Si fa presto a dire estate, mi dicevi.
E intanto fissavi la strada di quando eri forza-lavoro,
per fare grande il grande terzo reich.
Una raccolta poetica dedicata
“A chi non ha un suo posto, né vicino né lontano.”
Dalla Prefazione, di Davide Rondoni: “Della poesia della Sbuelz mi colpisce il risultare antica e nuova, calibrata e estrema, intima e pubblica.Significa che la energia che la abita e muove ha radici che propagano in molta vita, molta osservazione, molto lavoro autentico di sguardo poetico (… ) in questo libro la lettura di una situazione personale si allarga e diviene sguardo alla storia e al suo mistero (…) La Sbuelz è poetessa dal fine ricamo ritmico (…) e dal tono lirico entro una forte passione di raccontatrice.La sua galleria di personaggi, inquadrati nella sapiente cornice delle sezioni e delle citazioni a esergo, ci offre un panorama di uomini e donne abitati dal vicino e dal lontano” (…)